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category: 1970, 2.2, 911, Pastel Blue, Porsche, S, Targa

1970 Porsche 911 2.2 S targa pastel blue

La sfida del restauro: 1970 Porsche 911 2.2 S targa

a Porsche 911 2.2 S Targa protagonista del nostro restauro, prima del ripristino, si presentava in condizioni tali da non rendere onore al prestigio del modello: interni e carrozzeria, seppur completi di ogni loro parte, recavano infatti segni evidenti di un impiego gravoso. Anche la verniciatura, inoltre, non era del colore originale.

Utilizzata senza particolari attenzioni per parecchi anni, la Porsche 911 2.2 s targapastel blue da noi restaurata ha richiesto un intervento di rifacimento completo: dalla carrozzeria è stata rimossa ogni traccia delle verniciature precedenti e, in seguito, è stato svolto un accurato lavoro di ricerca per l’identificazione dell’esatta tonalità del colore che caratterizzava l’auto appena uscita dalla catena di montaggio. Gli interni che si presentavano usurati, dall'intenso utilizzo del proprietario precedente, sono stati smontati completamente e rigenerati a nuovo seguendo le giuste caratteristiche originali Porsche. Anche per la meccanica abbiamo scelto di svolgere un lavoro accurato e di precisione, smontando tutte le componenti fondamentali e revisionandole per restituire a questa Porsche 911 S targa la grinta e le performance che aveva nel 1970.

Iconica vettura capace di rappresentare, da sola, la quintessenza del marchio Porsche, racchiudendo nelle sue linee slanciate e dinamiche tutto il fascino, la grinta e l’eleganza da sempre propri dell’universo facente capo al marchio di Stoccarda, la 911 è un mito senza tempo, che i designers di Stoccarda hanno saputo finemente  evolvere in maniera discreta e continua perpetuandone il mito.

Ancor oggi il design dell’attuale Porsche 911, infatti, presenta linee chiaramente ispirate a quelle della leggendaria progenitrice, caratterizzate da un’originalità e da un generale equilibrio formale talmente elevati da non aver mai reso necessaria una reale opera di rifacimento strutturale del design di questa vettura.

La versione Targa, in particolare, portò al debutto la curiosa quanto originale soluzione del tettuccio asportabile, che rendeva questa particolare versione della sportiva tedesca desiderabile quanto una spider e insonorizzata come una Coupè: la presenza del roll-bar collocato quasi al centro della fiancata, infatti risulta funzionale all’apposizione di un tettuccio asportabile da ancorare esattamente tra il montante posteriore e la cornice superiore del parabrezza. Tale soluzione, introdotta nel corso del 1969, rappresenta il compromesso ideale per godere di tutta la piacevolezza di una vettura scoperta senza fare i conti con i limiti manifestati da tale categoria di vetture durante la stagione invernale.

La presenza di un bellissimo quanto utile lunotto panoramico, che ‘’abbraccia’’ visivamente il roll-bar che caratterizza la fiancata e dona un nuovo slancio al profilo della  911, permette anche di limitare le correnti alle quali tendono ad essere esposti i passeggeri di una vettura decappottabile classica, pur senza limitare il piacere della guida en plan air.

La Porsche 911 S Targa dispone di un propulsore da 2.2 litri accreditato della notevole potenza di 180 cv, raggiungibile ad un regime di 6500 giri. Tali caratteristiche meccaniche rendono la Porsche Targa S molto più godibile e prestazionale nella guida sportiva rispetto alla precedente 911 T da 125 cv.

All’iniezione di potenza riservata alla Targa S, Ferdinand Piech, direttore dello sviluppo di questo modello, decise di far affiancare anche una drastica diminuzione di peso, grazie all’adozione di un nuovo blocco motore realizzato in alluminio e magnesio e alla sostituzione di alcune componenti della carrozzeria con analoghi ricambi realizzati in lega leggera. Completa il quadro un nuovo cambio con rapportatura sportiva e cinque rapporti.

Grazie anche agli affinamenti appena descritti, la Porsche 911 Targa S è in grado di raggiungere agevolmente la velocità di punta di ben 225 km orari e, in generale, di disporre di un’erogazione rabbiosa e ricca di grinta, che fa di questo modello una vera e propria belva da pista che solo i veri piloti possono davvero sfruttare fino in fondo. Come tutte le sue eredi prodotte fino al lancio della 996 (la 911 lanciata nel 1998 e contrassegnata dall’inedito e discusso frontale con fari di forma allungata), la 911 Targa S del 1969 contribuì ad alimentare la fama che sottolineava la difficoltà che caratterizza la guida della maggior parte delle 911.

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La linea è, ancor oggi, un capolavoro di stile e armonia: sul muso affusolato, dominato dai massicci passaruota a sviluppo praticamente orizzontale, spicca la presenza dei fanalini angolari collocati lateralmente rispetto alle piccole presse d’aria frontali. Questi due elementi rappresentano uno dei tratti distintivi della prima 911, considerato che le successive evoluzioni di questa vettura furono caratterizzate dallo spostamento degli indicatori di direzione nei massicci paraurti anteriori.

In coda, oltre al classico cofano motore a sbalzo, spicca la linea pulita di tutto l’insieme, resa affascinante dai larghi parafango, dai massicci rostri e dai fanali angolari. Tipica di questo modello è anche la presa d’aria cromata collocata sul cofano motore , che si estende parallelamente al grande lunotto avvolgente.

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