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1930 Alfa Romeo 6 c 1750 GT [VIDEO] #01 Classic Test Drive

1930 Alfa Romeo 6 c 1750 GT  [VIDEO] #01 Classic Test Drive

Ci vuole coraggio per salire a bordo di una leggenda, per calpestarne i brancardi e per avviarla: già, perché una vettura come la splendida Alfa Romeo 6C 1750 GT del nostro servizio non la si vede certo tutti i giorni e ancor meno frequentemente si ha la possibilità di guidarne una! E, in effetti, prima di lasciarsi trascinare dalla bramosia della guida, vale certamente la pena di apprezzare tutti i particolari esterni del fantastico esemplare in prova, come i gallettoni cromati dei cerchi a raggi, le morbide linee dei parafango, il taglio smussato del profilo superiore delle portiere, l’andamento dolce dei volumi di coda e il meraviglioso volante in legno che fa capolino dall’abitacolo invitando a prendere posto nell’abitacolo. Si, ci risiamo: la smania di guidare ha già ripreso il sopravvento!

E allora, dopo aver aperto la massiccia portiera rifinita in pelle e legno si trova posto, non molto comodamente a dire la verità, seduti di fronte ad un cockpit elegantemente rifinito e tutt’altro che scarno, considerati gli oltre 75 anni portati sulle spalle (o meglio, sulla capote) da questa splendida vettura sportiva.
La guida a destra, fonte di qualche perplessità e di frequenti imbarazzi per i guidatori abituali di auto di produzione più recente, riflette la consuetudine delle Case automobilistiche, ancora particolarmente diffusa negli anni ’30, di proporre ai loro clienti la possibilità di scegliere il lato dell’abitacolo sul quale collocare i principali comandi di guida. Per rendere possibile questa duplice soluzione, anche l’Alfa 6C 1750, al pari di numerosi altri modelli prodotti fino agli anni ’50, sfoggia una sobria ed elegante plancia simmetrica, adatta ad essere impiegata tanto nelle 6C con guida a destra, quanto sugli esemplari con guida a sinistra. Altrettanto tipico è l’acceleratore ‘’a chiodo’’ collocato in posizione centrale tra freno e frizione, a sua volta un ‘’topos’’ tipico della produzione automobilistica italiana degli anni ’20 e ’30.

Nonostante le caratteristiche dichiaratamente sportive di questa autovettura, al suo interno spiccano numerose soluzioni concepite per aumentare il confort ed il livello di fruibilità quotidiana dell’automobile: le paratie apribili collocate sulle due fiancate, ad esempio, permettono di ventilare l’abitacolo anche quando la capote della vettura è chiusa, mentre un apposito fermo metallico mette al riparo dall’inserimento involontario della marcia indietro in marcia in concomitanza con le scalate. Non lontano da acceleratore, freno e frizione, è presente un quarto piccolo comando a pedale, utilissimo per provvedere all’accensione dei fari senza obbligare il pilota a staccare le mani dal volante. Sulla sommità del parabrezza è invece collocato il comando dei tergicristalli, azionabili sia manualmente che mediante un meccanismo elettrico.

Il propulsore a 6 cilindri da 1750 cc si avvia possente e grintoso mediante un comando collocato al centro del cruscotto e dispone di 55 cv, sufficienti a far raggiungere alla 6C la velocità massima di 125 Km orari: tali riferimenti, apparentemente irrisori secondo gli standard tecnici e prestazionali comuni alle vetture di recente produzione, rappresentavano valori d’eccellenza per i canoni dei primi anni ’30, quando la vettura protagonista del nostro servizio raccoglieva frequenti affermazioni sui campi di gara di tutto il mondo.
Proprio l’esemplare della nostra prova, a tal proposito, ha alle sue spalle dei trascorsi agonistici, testimoniati dal piombino utilizzato per la punzonatura delle vetture prima della partenza della Mille Miglia. Questo particolare, legato oggi mediante una cordicella al piantone del volante, fa ancora bella mostra di sé nell’abitacolo della 6C 1750 GT.
‘’Per salire a bordo di una leggenda occorre coraggio’’ dicevamo in apertura. Ma ne serve molto di più per scendere!

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Anno di Produzione: 1930

Produzione complessiva:  399 4 serie

Motore:55 cv – 4400 rpm – 6 cilindri – 4 tempi

Alesaggio x corsa: 65 x 88 mm

Cilindrata: 1752 cc

Carburatore: Solex  26/30 FFV

Batteria: 12v 50 ah: dinamo 90W

Cambio: 4 rapporti

Telaio: Profilo a C

Interasse: 2.950 mm

Carreggiata ant. e post. : 1380 mm

Freni: meccanici a tamburo

Peso: a secco 1000 kg

Velocità massima: 125 km/h

L’autotelaio è stato costruito nel stabilimento del Portello nel 1930 e carrozzata da James Young a Bromley nella regione del Kent in Gran Bretagna nel 1931

Photo credit: Rosita Corato

Testo: Massimiliano Idonea

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