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DeLorean DMC-12: la macchina del tempo

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Considerata un grande insuccesso nella storia dell’industria dell’auto, la DeLorean DMC-12 è un’auto indubbiamente fuori dal comune, in cui convivono due aspetti in contrasto tra loro che la rendono unica: l’innovazione tecnologica voluta dai progettisti e la mediocrità di molti suoi componenti.

Molti probabilmente la ricorderanno per il suo ruolo di macchina del tempo nella trilogia di Spielberg “Ritorno al Futuro”, diffusa nelle sale cinematografiche di tutto il mondo a partire da metà degli anni ’80. Il particolare design, opera di Giorgetto Giugiaro, è forse l’unica arma veramente vincente della DeLorean DMC-12: le portiere ad ala di gabbiano, il particolare taglio della coda ed il lunotto a stecche le conferiscono un aspetto futuristico, che oggi come trent’anni fa affascina molti automobilisti.

 Nelle intenzioni di John Z. DeLorean, americano fondatore dell’omonimo marchio nel 1975 ed ex manager di successo in Chevrolet, la DMC-12 doveva essere “la tanto attesa rivoluzione dei trasporti” (come recitava il volantino promozionale), ed era perciò stata concepita con delle caratteristiche singolari, molte delle quali però si rivelarono dei talloni d’Achille. Gli elementi estetici più caratteristici di questo modello, l’unico prodotto dalla DeLorean Motor Company nella sua breve e travagliata storia, sono le portiere ad ala di gabbiano, spesso problematiche per via del peso eccessivo, ma fortemente volute da DeLorean, che le riteneva un valido espediente commerciale.

Un altro elemento peculiare è la carrozzeria in acciaio inox spazzolato e non verniciato, un pregio estetico notoriamente difficile da mantenere in buone condizioni e da riparare. Sotto alla carrozzeria si trova il sotto scocca in plastica rinforzata con fibra di vetro e poliuretano espanso, posto a sua volta sopra al telaio a doppia a Y in acciaio ricoperto con resina antiossidante di derivazione Lotus. A quest’ultimo sono connesse le 4 sospensioni, indipendenti a quadrilatero sull’asse anteriore e multilink sul posteriore, mentre lo sterzo, non servo assistito, è del tipo a cremagliera. Le ruote, dotate di freni a disco e di cerchi in lega a raggi da 14” davanti e 15” dietro, montano pneumatici di dimensioni molto differenti (195/60 ant. e 235/60 post.), anche nel tentativo di compensare il sovrasterzo dovuto alla trazione posteriore e alla distribuzione dei pesi tutt’altro che ottimale (35% sull’asse anteriore e 65% sul posteriore, per un totale di circa 1240 kg).

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Il motore posteriore, un V6 2800 a benzina sviluppato congiuntamente da Peugeot, Renault e Volvo, sviluppa circa 130 CV di potenza a 5500 g/min e 207 Nm di coppia a 2750 giri ed offre prestazioni abbastanza modeste, consentendo di percorrere in media 8-9 km con un litro. Oltre al motore, anche la trasmissione è di derivazione Renault, ed era disponibile in due versioni: cambio manuale a 5 marce di serie oppure automatico a 3 marce come optional. Gli interni della DeLorean DMC-12 , quasi da gran turismo, sono dotati di molti accessori, sicuramente non comuni per un’auto sportiva risalente ai primi anni ’80: troviamo infatti un climatizzatore multifunzione, lo sterzo regolabile, i cristalli elettrici, l’isolamento e i diffusori stereo Dolby ed i sedili regolabili con rivestimento in pelle. L’auto è inoltre dotata di chiusura centralizzata e sbrinatore elettrico sul vetro posteriore.

Molti degli esemplari di DMC-12, realizzati tra il 1981 ed il 1983 nella fabbrica DeLorean di Belfast (Irlanda del Nord), sono caratterizzati da diversi difetti, dovuti anche alla scarsa esperienza della manodopera impiegata per l’assemblaggio: tra i più comuni riscontrati vi sono i problemi di sollevamento e chiusura delle portiere ed il climatizzatore difettoso. La produzione, seppure largamente finanziata dagli inglesi per far fronte alla disoccupazione, cominciò in ritardo a causa di numerosi problemi tecnici e si arrestò a soli 8583 esemplari di serie con il fallimento della DeLorean Motor Company.

Più di 10 anni dopo, nel 1995, nacque in Texas una società omonima che acquisì il marchio DeLorean Motor Company e molti dei ricambi originali recuperati dopo il fallimento, diventando il punto di riferimento per la restaurazione dei circa 6500 esemplari di DeLorean DMC-12 ancora esistenti. Ad oggi la ‘nuova’ DeLorean ha numerose sedi negli Stati Uniti ed una sede europea in Olanda e, dal 2008, oltre ad offrire programmi di restaurazione a prezzi agevolati, commercializza degli esemplari completamente ricostruiti con ricambi originali a partire dal solo telaio.

 Ma quanto bisogna sborsare per mettersi al volante di una di queste esclusive ‘macchine del tempo’ ?

Attualmente le quotazioni delle DMC-12 usate, restaurate dalla stessa DeLorean, variano dai 29 ai 55 mila dollari USA, in base al chilometraggio e agli optional, mentre gli esemplari ricostruiti con componenti nuovi vengono venduti al prezzo di 65 mila dollari. In Europa, dove le DMC-12 furono vendute in numero molto esiguo, gli esemplari in vendita scarseggiano e le quotazioni possono variare di molto, soprattutto in base alle condizioni dell’auto.

Per un esemplare in condizioni discrete, acquistato da privati, si possono spendere anche ‘solo’ 25.000 Euro, ma si rende necessario verificare che tutti i ricambi siano originali e, se si vuole l’auto in condizioni perfette, bisogna preventivare ulteriori spese. Le quotazioni degli esemplari da collezione, i cui venditori garantiscono una restaurazione eseguita a regola d’arte, sono invece decisamente più elevate:

-64.800 Euro circa da Insidecars di Sursee (Svizzera) per un esemplare con soli 8000 km, garantito in ottime condizioni dal venditore;

-56.900 Euro da V8 Werk di Barenstein (Germania) per la versione con cambio manuale a 5 marce, completamente restaurata;

-49.000 Euro da Lotus Roma per la stessa versione, con 14.000 km e targa italiana;

-46.000 Euro circa da Elite Garage AG di Zuzwil (Svizzera), sempre a 5 marce, con 15.000 km;

per cui l’importazione dagli USA tramite la DeLorean Motor Company sembra essere un’alternativa ancora molto valida, se non altro perché garantisce che la vettura acquistata sia stata restaurata a regola d’arte.

Inutile dire che chiunque intenda acquistare una DeLorean DMC-12 deve saper apprezzarne i pregi ed accettarne i difetti: non è certo una sportiva dal comportamento e dalle prestazioni esaltanti ma, considerato che i difetti dovuti al cattivo assemblaggio sono risolvibili con una restaurazione, la si può ritenere una vettura relativamente comoda e dai consumi accettabili. La DeLorean sta inoltre sviluppando una nuova versione della DMC-12 che mira a renderla ancora più unica nel suo genere, nelle vesti di auto d’epoca tecnologica: una versione con motore elettrico, annunciata nel 2011, sembra aver attirato un buon numero di potenziali acquirenti in USA e dovrebbe arrivare sul mercato americano tra non molto.

La DeLorean DMC-12 sembra piano piano rinascere, rimanendo a suo modo innovativa come lo era più di trent’anni fa e, nonostante la crisi, pare le si prospetti un futuro abbastanza limpido.

Chissà, forse la macchina del tempo di “Ritorno al Futuro” aveva solamente sbagliato epoca ?

Continuate a seguirci, ne vedremo delle belle nel “futuro”!!!

Photocredit: Scott Schwartz Photography

Testo di: Alessandro Zerbato

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