fbpx
Scroll to top

Niente multa se scordi chi guidava

Niente multa se scordi chi guida

Se ti giunge una multa e non ti ricordi chi guidava al momento dell’infrazione? Niente multa se ti scordi chi guida così ha stabilito il giudice nel caso di un titolare d’azienda.

Non funziona per chi è stato immortalato nel bel mezzo di un’infrazione del Codice della Strada. Non è neanche così semplice come il titolo di questo articolo lascia presagire. Probabilmente se vi arriva una multa a casa e non sapete proprio chi guidava la vostra vettura quel giorno a quell’ora, non potrete anche voi evitarla di pagare quella multa supplementare che arriva quando il proprietario della vettura non indica chi si trovava al volante quando l’infrazione è accaduta.

A tutti voi sarà capitato di prestare l’auto a un amico o un parente. E molto probabilmente, immancabilmente dopo un po’ di tempo arrivava una multa che siete certi di non aver preso. Potrebbe accadervi però di non ricordare assolutamente a chi avevate prestato l’auto e per tanto, non potete far valere i vostri diritti su colui che ha commesso l’infrazione e segnalare così i suoi dati al momento opportuno.

E’ davvero possibile far annullare la multa, perché non ricordo chi stava guidando il veicolo?

Non è così facile. Altrimenti chiunque potrebbe dar colpa alla memoria e non pagarsi la contravvenzione. Tuttavia è accaduto al titolare di un’azienda di vedersi annullare la multa supplementare proprio perché non ricordava chi stava guidando l’auto aziendale in quel momento. Il Giudice di Pace di Campobasso, ha concluso la sentenza 307/2015 dando ragione al titolare.

La sanzione annullata non è quella dell’infrazione che, in un caso o nell’altro dovrà essere pagata almeno che non ci siano validi motivi per fare il ricorso. La sanzione annullata è stata quella che va da un minimo di 263 euro a un massimo di 1.142, applicata solo qualora il proprietario del mezzo non comunichi nel termine previsto dalla legge (60 giorni) gli estremi di chi ha commesso l’infrazione. Prima di descrivere i fatti è bene ricordare che la multa è stata fatta a una delle molte macchine di un’azienda e che la notifica è arrivata dopo molto tempo. Per un auto personale probabilmente la fortuna non sarebbe dalla vostra.

I fatti

All’imprenditore di una SRL arriva una multa nel termine dei 90 giorni ma sempre con un sensibile ritardo. L’auto era aziendale e l’uomo, per giuste ragioni (il tempo), non poteva ricordarsi chi era alla guida della macchina visto che molti dipendenti la utilizzavano. L’uomo, assolutamente non intenzionato ad assumersi una colpa che non era sua, contesta il fatto. Il Giudice di Pace, applicando l’art. 126 bis, comma 2 del CdS, dichiara che che la comunicazione deve essere fatta dal responsabile della violazione o altrimenti, il proprietario dell’auto dovrà fornire gli estremi entro sessanta giorni da quando viene notificato il verbale di contestazione. Il titolare quindi è tenuto a fornire i dati di colui che si trovava alla guida e quelli della patente. Se il proprietario omette senza motivo di fornirli, dovrà pagare la somma che va dai 286 ai 1.142€.

Il valido motivo in questo caso, per il Giudice di Pace, c’era. E’ stato ritenuto più che giustificabile il fatto che l’uomo, a distanza di un lungo tempo da quando il fatto è avvenuto, non si ricordasse chi si trovava alla guida del veicolo aziendale in quel determinato momento. Per tanto non gli è stata attribuita la sanzione ulteriore.

Senza dubbio questa storia non sarà di aiuto al cittadino privato proprietario di una vettura, ma al titolare d’azienda. E’ certo che dopo questo caso, dove l’imprenditore ha avuto la meglio, seguiranno la pista molte altre persone che magari potranno finalmente vedersi annullare una multa supplementare ingiusta solo perché, per motivi più che leciti, non possono ricordarsi chi era alla guida della vettura aziendale al momento dell’accaduto.

Photo credit: Rosita Corato | Text: Claudia Lemmi | News Source: 6sicuro

Related posts

Post a Comment