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La Ferrari 290 MM ex Fangio all’asta a New York

 

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All’asta il prossimo 10 di Dicembre a New York la Ferrari 290 MM con la quale Juan Manuel Fangio disputò la Mille Miglia del 1956.

La vettura con la quale corse il pilota argentino Juan Manuel Fangio porta ancora in dote il numero 600 stampigliato su frontale, fiancate e coda e la particolare livrea tricolore che ‘’tinge’’ il muso di blu e di giallo, accompagnando tale accostamento cromatico al classico rosso della carrozzeria.

La Ferrari, che sarà posta all’incanto durante l’asta di RM Sotherby’s a  New York prevista per il 10 di Dicembre prossimo, ha accompagnato il penta campione del mondo di Formula 1 Juan Manuel Fangio alla Mille Miglia del 1956 e vanta un palmares di tutto rispetto che include la vittoria alla 1000 Km di Buenos Aires del 1957, guidata da Eugenio Castellotti, Luigi Musso e Masten Gregory. Tra le altre illustri personalità che hanno affiancato la loro carriera all’attività agonistica della Ferrari 290 MM è possibile citare alcuni piloti memorabili come Peter Collins, Alfonso De Portago, Joakim Bonnier ed Olivier Gendebien. Proprio al volante di questa vettura, inoltre, Phil Hill mosse i suoi primi passi nel motorismo sportivo europeo.

 28/29 Aprile 1956                 Mille Miglia                                          Fangio

27 Maggio 1956                      Nürburgring 1000 KM                     Hill/De Portago/Gendebien/Wharton

8 Luglio 1956                          Rouen Grand Prix                               De Portago

11/12 Agosto 1956                 2nd Sveriges Sports Car GP             Von Trips/Collins

20 Gennaio 1957                    Buenos Aires 1000 KM                     Gregory/Castellotti/Musso

9 Giugno 1957                        Portugal GP                                         Gregory

Stando a quanto asserito dalla documentazione ufficiale, la 290 MM posta in vendita da RM Sotheby’s non è mai stata soggetta ad incidenti e risulta pertanto essere uno degli esemplari meglio conservati di questa straordinaria generazione di vetture sportive del Cavallino. La 290 MM attorno alla quale ruota l’intera asta di RM Sotheby’s del 10 di Dicembre 2015 è mossa da un possente 3.5 V12 e parte di una serie totale di soli quattro esemplari.

Le  forme sinuose e cariche di fascino della Ferrari 290 MM, evidentemente ispirate alla contemporanea produzione della Casa di Maranello, hanno ispirato un’intera generazione di corridori e appassionati d’auto in generale: difficile è infatti, ancor oggi, identificare nell’intera storia dell’automobilismo sportivo una vettura da corsa in grado di presentarsi ai nastri di partenza della propria competizione di riferimento sfoggiando delle forme più gradevoli ed equilibrate di quelle proprie della Ferrari 290 MM.

Il muso acuminato è dominato da volumi essenziali e tondeggianti, rimarcati in maniera elegante e sinuosa dai passaruota alti e bombati, caratterizzati da una curvatura che li eleva leggermente rispetto al profilo del cofano motore, rispetto al quale risultano comunque armonizzati dalla smussata carenatura dei fari, elemento stilistico in grado di raccordare le linee del frontale conferendo ulteriore sportività all’insieme.

Le linee del frontale proseguono in maniera armoniosa fino alla coda rastremata, interrotte più volte da prese d’aria e carenature aerodinamiche funzionali ad accrescere la portata d’aria inviata al motore per dissipare la consistente quantità di calore da esso generata: così, sulla fiancata, tra il passaruota anteriore e la battuta della portiera, si staglia evidentissimo un foro di raffreddamento di forma squadrata e di dimensioni ragguardevoli, che fa il paio con il cupolino aerodinamico posto sul vano motore. Caratteristica del modello è anche la gobba posizionata alle spalle del sedile del guidatore, contraddistinta da una forma allungata e piuttosto morbida, studiata per migliorare la penetrazione della vettura nell’aria.

Guardate la Gallery della Ferrari 290 MM  in tutto il suo splendore, vi potete solo innamorate!

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Photo credit: © Tim Scott provided by RM Sotheby’s – Historic photo © Alexis Callier Collection

Text of: Massimiliano Idonea

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